MADONNA NOLI ME TOLLERE
Questa modesta cappella è strettamente legata alla fortissima devozione che la cittadinanza di Sorso nutre nei confronti della Vergine di Noli me Tollere, venerata nel famoso omonimo santuario, un tempo campestre, eretto sul luogo del ritrovamento della sua effigie
Il 26 maggio del 1208 una splendida Signora appare ad un muto intento a raccogliere legna nei pressi della spiaggia "Rena Bianca" e lo esorta a riferire che vuole essere portata nel paese, in processione; questi si presenta ai sacerdoti e miracolosamente acquista la parola, raccontando l'accaduto. Il popolo e le autorità si precipitano sul luogo della visione e trovata una statua della Madonna col Bambino, la portano in solenne processione fino alla chiesa parrocchiale di San Pantaleo. La mattina seguente ci si accorge che il simulacro era scomparso e dopo concitate ricerche durate due giorni, viene ritrovato sul ramo di un olivastro e riportato in parrocchia; durante la stessa notte questo scompare nuovamente e viene rinvenuto sullo stesso albero, ai piedi del quale vi è una lastra con la scritta "Noli me Tollere", il che è interpretato come un messaggio che indica il volere della Vergine affinché le venisse costruito in quel punto, un luogo di culto. Pochissimi giorni appresso, il 4 giugno, si da inizio ai lavori di realizzazione del santuario, che nel '600 viene ampliato e modificato nelle forme attuali, ad opera dei frati Cappuccini, che di fianco vi avevano impiantato un convento, tuttora in attività
Durante la processione del 26 maggio 1208, che portava il simulacro dalla spiaggia alla parrocchia, avvenne una sosta in località Preddugnanu e la statua, riposta a terra, per permettere ai portatori di riposarsi, lasciò un'impronta impressa su un masso. Da quel momento il luogo è definito sacro e nel 1908 i frati erigono una stele per segnalarne la santità, finchè nel 1949, la Società degli Agricoltori, in segno di ringraziamento alla Madonna "per gli scampati pericoli della guerra 1940 - 1945", realizzano la cappella, inglobando all'interno il masso che reca l'impronta
La cappelletta, rinnovata recentemente, è una costruzione in mattoncini, con accesso frontale e profilo a capanna. Sulla facciata sono affisse due lastre marmoree, una che ricorda la sua realizzazione e l'altra nella quale si legge "Fermati o passeggero e il capo china, saluta nel ciel la gran Regina". La nicchia della parete di fondo, ospita la copia dell'immagine originale, che da oltre 800 anni, è custodita e venerata nel suo santuario
La festa
Le celebrazioni nel santuario urbano, hanno luogo per tutto il mese di maggio, col giorno solenne del 26
La cappella di Preddugnanu è protagonista in occasione della fiaccolata del primo maggio e del pellegrinaggio del 31 dello stesso mese
Come si raggiunge
Procedere lungo la provinciale 130 in direzione Marina di Sorso e poco prima del km 1, all'altezza dell'edicola della Madonna, svoltare a destra e proseguire per 500 metri
Per saperne di più
santuari cristiani - sorso turismo -
Il 26 maggio del 1208 una splendida Signora appare ad un muto intento a raccogliere legna nei pressi della spiaggia "Rena Bianca" e lo esorta a riferire che vuole essere portata nel paese, in processione; questi si presenta ai sacerdoti e miracolosamente acquista la parola, raccontando l'accaduto. Il popolo e le autorità si precipitano sul luogo della visione e trovata una statua della Madonna col Bambino, la portano in solenne processione fino alla chiesa parrocchiale di San Pantaleo. La mattina seguente ci si accorge che il simulacro era scomparso e dopo concitate ricerche durate due giorni, viene ritrovato sul ramo di un olivastro e riportato in parrocchia; durante la stessa notte questo scompare nuovamente e viene rinvenuto sullo stesso albero, ai piedi del quale vi è una lastra con la scritta "Noli me Tollere", il che è interpretato come un messaggio che indica il volere della Vergine affinché le venisse costruito in quel punto, un luogo di culto. Pochissimi giorni appresso, il 4 giugno, si da inizio ai lavori di realizzazione del santuario, che nel '600 viene ampliato e modificato nelle forme attuali, ad opera dei frati Cappuccini, che di fianco vi avevano impiantato un convento, tuttora in attività
Durante la processione del 26 maggio 1208, che portava il simulacro dalla spiaggia alla parrocchia, avvenne una sosta in località Preddugnanu e la statua, riposta a terra, per permettere ai portatori di riposarsi, lasciò un'impronta impressa su un masso. Da quel momento il luogo è definito sacro e nel 1908 i frati erigono una stele per segnalarne la santità, finchè nel 1949, la Società degli Agricoltori, in segno di ringraziamento alla Madonna "per gli scampati pericoli della guerra 1940 - 1945", realizzano la cappella, inglobando all'interno il masso che reca l'impronta
La cappelletta, rinnovata recentemente, è una costruzione in mattoncini, con accesso frontale e profilo a capanna. Sulla facciata sono affisse due lastre marmoree, una che ricorda la sua realizzazione e l'altra nella quale si legge "Fermati o passeggero e il capo china, saluta nel ciel la gran Regina". La nicchia della parete di fondo, ospita la copia dell'immagine originale, che da oltre 800 anni, è custodita e venerata nel suo santuario
La festa
Le celebrazioni nel santuario urbano, hanno luogo per tutto il mese di maggio, col giorno solenne del 26
La cappella di Preddugnanu è protagonista in occasione della fiaccolata del primo maggio e del pellegrinaggio del 31 dello stesso mese
Come si raggiunge
Procedere lungo la provinciale 130 in direzione Marina di Sorso e poco prima del km 1, all'altezza dell'edicola della Madonna, svoltare a destra e proseguire per 500 metri
Per saperne di più
santuari cristiani - sorso turismo -