SAN NICOLA VESCOVO
Meglio nota come San Nicolò di Trullas, è ricordata dalla storia per un tragico evento, che la vide scenario dell'uccisione di molti membri della famiglia Athens, signori della Curatoria di Cabuabbas, da parte di Gonario di Torres, loro nemico. La villa di Trullas era stata donata nel 1113 dagli stessi Athens ai Camaldolesi, che realizzarono la chiesa su un precedente edificio bizantino; i religiosi impiantarono inoltre un monastero, di cui rimangono le basi ed oltre ad amministrare la cura spirituale della popolazione, si occuparono della gestione economica del territorio, come testimonia il condaghe pervenuto sino a noi.
Fabbricata in cantoni di candido calcare, sui quali sono inseriti elementi di materiale più scuro, ha il portale principale sormontato da una lunetta e si presenta con la facciata timpanata, valorizzata nell'ordine superiore, da una falsa loggia formata da quattro semicolonne. Altro ingresso si apre sul lato destro, all'altezza del coro, che è leggermente rialzato rispetto all'aula ed al centro del quale si trova la modesta mensa d'altare. La sala mononavata, è coperta da due volte a crociera, separate da un'arcata centrale, a sostenere la copertura esterna a doppia falda. La luce arriva da un piccolo foro circolare sulla facciata e da 6 strette e lunghe monofore, due per lato lungo, ed altrettante, ricavate nell'abside. Una serie di archetti decorano superiormente le fiancate ed il retro, abside compreso.
Interessanti gli affreschi scoperti casualmente in seguito allo sfaldamento dell'intonaco che era stato steso in vari periodi; questi raffigurano l'Apocalisse con i quattro Evangelisti, gli otto Angeli Serafini, i 24 vegliardi e Gesù Cristo affiancato da un personaggio, che dall'abbigliamento potrebbe essere interpretato come San Romualdo, fondatore dell'Ordine Camaldolese.
Si ringrazia Giovanni Deriu, per alcune informazioni orali
TROVI LA SCHEDA COMPLETA NELLA GUIDA ALLE CHIESE CAMPESTRI MEDIOEVALI DELLA SARDEGNA, VOLUME I - ordinala qui
La festa
La prima domenica di agosto, una processione porta la statua in parrocchia e la domenica successiva vengono celebrati i riti solenni; l'indomani il simulacro è ricondotto alla propria chiesa dove avviene la celebrazione conclusiva
Come si raggiunge
Dista circa 1,5 km da Semestene, sulla strada per Pozzomaggiore
Può essere visitata durante l'orario di apertura degli uffici comunali, con contatto preventivo
Per saperne di più
sttan - sardegna cultura - mondi medievali - virtual archaeology -
Fabbricata in cantoni di candido calcare, sui quali sono inseriti elementi di materiale più scuro, ha il portale principale sormontato da una lunetta e si presenta con la facciata timpanata, valorizzata nell'ordine superiore, da una falsa loggia formata da quattro semicolonne. Altro ingresso si apre sul lato destro, all'altezza del coro, che è leggermente rialzato rispetto all'aula ed al centro del quale si trova la modesta mensa d'altare. La sala mononavata, è coperta da due volte a crociera, separate da un'arcata centrale, a sostenere la copertura esterna a doppia falda. La luce arriva da un piccolo foro circolare sulla facciata e da 6 strette e lunghe monofore, due per lato lungo, ed altrettante, ricavate nell'abside. Una serie di archetti decorano superiormente le fiancate ed il retro, abside compreso.
Interessanti gli affreschi scoperti casualmente in seguito allo sfaldamento dell'intonaco che era stato steso in vari periodi; questi raffigurano l'Apocalisse con i quattro Evangelisti, gli otto Angeli Serafini, i 24 vegliardi e Gesù Cristo affiancato da un personaggio, che dall'abbigliamento potrebbe essere interpretato come San Romualdo, fondatore dell'Ordine Camaldolese.
Si ringrazia Giovanni Deriu, per alcune informazioni orali
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La festa
La prima domenica di agosto, una processione porta la statua in parrocchia e la domenica successiva vengono celebrati i riti solenni; l'indomani il simulacro è ricondotto alla propria chiesa dove avviene la celebrazione conclusiva
Come si raggiunge
Dista circa 1,5 km da Semestene, sulla strada per Pozzomaggiore
Può essere visitata durante l'orario di apertura degli uffici comunali, con contatto preventivo
Per saperne di più
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