NOSTRA SIGNORA DELLA SPERANZA
È stata la parrocchiale del borgo medievale di Polini, da cui l'antica intitolazione a Santa Maria di Polleri, denominata della Speranza, in seguito all'istituzione nel 1573 della festa liturgica dell'Expectatio Partus. L'edificio risale al XIII secolo nel primo impianto, con un intervento tra il XVII e XVIII che ne ha prolungato l'aula, con la costruzione del presbiterio quadrangolare, coperto a botte.
La facciata, in pietra arenaria a vista come il fianco destro, è a capanna, un tempo cuspidata ed ora sormontata da un'edicoletta con la statuina in marmo della Vergine; il portale centinato, presenta dei conci a ventaglio lungo la centina, mentre l'ingresso arcuato che si apriva sulla sinistra, è attualmente murato. La sala, di cui l'abside con piccola monofora è parte della struttura primitiva, ha copertura lignea ed internamente è scandita da contrafforti, lungo i quali si addossano sedili in pietra. Accanto all'altare in arenaria si trovano, il simulacro ligneo della titolare, di fattura sei-settecentesca ed una tela del 1904 che ritrae San Narciso, patrono dei contadini. Nel museo diocesano d'arte sacra di Alghero, è esposta una predella d'altare, con lo stesso Santo, che faceva parte di un retablo andato disperso e che rappresentava l'Annunciazione; tale opera si trovava all'interno della chiesa sino al 1765, prima che fosse sostituita da un'ancona raffigurante San Giuseppe e la Vergine, in viaggio verso Betlemme, purtroppo dispersa recentemente
Scheda tratta dal libro "Le chiese campestri di Alghero" di Antonio Serra
La festa
La messa della vigilia, è officiata in catalano; la celebrazione solenne, l'8 settembre è tenuta dal vescovo ed al termine, la processione per la benedizione dei campi
Come si raggiunge
Dall'uscita di Alghero - Cala Bona, percorrendo la Provinciale 105 per Bosa, tra il km 7 ed 8.
Lo spazio che la ospita è un'area attrezzata per pic-nic
La facciata, in pietra arenaria a vista come il fianco destro, è a capanna, un tempo cuspidata ed ora sormontata da un'edicoletta con la statuina in marmo della Vergine; il portale centinato, presenta dei conci a ventaglio lungo la centina, mentre l'ingresso arcuato che si apriva sulla sinistra, è attualmente murato. La sala, di cui l'abside con piccola monofora è parte della struttura primitiva, ha copertura lignea ed internamente è scandita da contrafforti, lungo i quali si addossano sedili in pietra. Accanto all'altare in arenaria si trovano, il simulacro ligneo della titolare, di fattura sei-settecentesca ed una tela del 1904 che ritrae San Narciso, patrono dei contadini. Nel museo diocesano d'arte sacra di Alghero, è esposta una predella d'altare, con lo stesso Santo, che faceva parte di un retablo andato disperso e che rappresentava l'Annunciazione; tale opera si trovava all'interno della chiesa sino al 1765, prima che fosse sostituita da un'ancona raffigurante San Giuseppe e la Vergine, in viaggio verso Betlemme, purtroppo dispersa recentemente
Scheda tratta dal libro "Le chiese campestri di Alghero" di Antonio Serra
La festa
La messa della vigilia, è officiata in catalano; la celebrazione solenne, l'8 settembre è tenuta dal vescovo ed al termine, la processione per la benedizione dei campi
Come si raggiunge
Dall'uscita di Alghero - Cala Bona, percorrendo la Provinciale 105 per Bosa, tra il km 7 ed 8.
Lo spazio che la ospita è un'area attrezzata per pic-nic